17.9.06

DECALOGO della Scuola di Mistica Fascista

  1. Non vi sono privilegi, se non quello di compiere per primi la fatica e il dovere.
  2. Accettare tutte le responsabilità, comprendere tutti gli eroismi, sentire come giovani italiani e fascisti la poesia maschia dell’avventura e del pericolo.
  3. Essere intransigenti, domenicani. Fermi al proprio posto di dovere e di lavoro, qualunque esso sia. Ugualmente capaci di comandare e di ubbidire.
  4. Abbiamo un testimonio da cui nessun segreto potrà mai liberarci: il testimonio della nostra coscienza. Deve essere il più severo, il più inesorabile dei nostri giudici.
  5. Aver fede, credere fermamente nella virtù del dovere compiuto, negare lo scetticismo, voler il bene e operarlo in silenzio.
  6. Non dimenticare che la ricchezza è soltanto un mezzo, necessario sì, ma non sufficiente a creare da solo una vera civiltà, qualora non si affermino quegli alti ideali che sono essenza e ragione profonda della vita umana.
  7. Non indulgere al mal costume delle piccole transazioni e delle avide lotte per arrivare. Considerarsi soldati pronti all’appello, ma in nessun caso arrivisti e vanitosi.
  8. Accostarsi agli umili con intelletto d’amore, fare opera continua per elevarli a una sempre più alta visione morale della vita. Ma per ottenere questo occorre dare l’esempio della probità.
  9. Agire su se stessi, sul proprio animo prima di predicare agli altri. Le opere e i fatti sono più eloquenti dei discorsi.
  10. Sdegnare le vicende mediocri, non cadere mai nella volgarità, credere fermamente nel bene. Avere vicina sempre la verità e come confidente la bontà generosa.


    E TU CHE FAI ???

21 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ma tu sei completamente pazzo!!!

10:42 PM  
Anonymous Anonimo said...

io vomito!

3:19 PM  
Anonymous Anonimo said...

sono felice che cimmo frequenti questo blog, ma forse dovrebbe imparare a scrivere prima!!!

8:04 PM  
Anonymous Anonimo said...

scusate forse so un pò analfabetico l' importante è il senso del discorso

10:42 PM  
Anonymous Anonimo said...

ma ve rendete conto ke fate pena?...massa di falliti decerebrati...

5:58 PM  
Anonymous Anonimo said...

La vera essenza del pensiero fascista. UNa cosa che gli ignoranti omologati, col cervello rincoglionito, non credono vera perchè abituati a leggere i libri di storia scritta dai vincitori.

10:04 PM  
Anonymous Anonimo said...

L'essenza del fascismo... se tutti seguissero questo decalogo il mondo sarebbe un posto migliore! EVVIVA IL FASCISMO!

2:22 AM  
Blogger Gianluca said...

1. Benissimo. Dedica allora tutta la tua vita alla fatica e al dovere in nome di un insulso riconoscimento.
3. Come si può associare ad un essere umano un dovere fisso o un lavoro?
4. Falso. La tua coscienza è in larga parte coscienza collettiva. Man mano viene accettato ciò che la società rende accettabile. Una coscienza solo TUA non esiste.
5. Avere fede: in cosa? Lo decidi tu in cosa avere fede?
Volere il bene: decidi tu cosa è il bene e in che forme e modi raggiungerlo? O casomai lo deciderà qualcuno per te?
6. Concordo.
7. Questa è proprio l'essenza del ragionamento dello schiavo. Ci si sente così inutili a questo mondo che si salta sul primo carro che sembra dare un senso a questa vita.
8. Certamente. Perchè la tua visione morale della vita è alta, quella degli umili bassa?
9. Concordo.
10. Parli come se la "verità", il "bene" esistessero veramente.
Citando il tuo pensiero: "La vera essenza del pensiero fascista. UNa cosa che gli ignoranti omologati, col cervello rincoglionito, non credono vera perchè abituati a leggere i libri di storia scritta dai vincitori."
Quindi il pensiero comune, che viene spacciato come verità, in realtà è falsità. E sono d'accordo.
Perchè invece la tua visione, che viene spacciata come verità, dovrebbe essere verità?

3:38 PM  
Blogger barbierimarco24 said...

Caro gianluca, prova a immaginare un mondo in cui "NON ESISTONO ARRIVISTI"
in cui "IL PRIVILEGIO è RAPPRESENTATO DAL COMPIERE IL DOVERE E LA FATICA" in cui "SI ASCOLTI LA PROPRIA COSCIENZA" in cui "SI DISDEGNANO LE VICENDE MEDIOCRI" questo decalogo, se fosse stato pubblicato dal Times di Londra, sono sicuro che l'avresti applaudito come un pinguino. Per cui evita di voler trovare per forza del negativo in cio' che per te è negativo. Prova a liberare la mente. Io quando ho letto questo decalogo, a prescindere dal mio orientamento politico, me ne sono innamorato e credo che debba essere il punto di partenza nell'evoluzione dell'uomo. Ridicoli i tuoi "concordo" di tanto in tanto. Dimostrano che proprio non sapevi che dire .... negli altri punti invece hai blaterato semplicemente. Io non porto nessun rancore verso di te ma vorrei farti capire che la ragione non ha colore politico. IL BENE E LA VERITà SONO OGGETTIVI, al contrario di quanto sei abituato a credere. Ti saluto amico.

3:02 PM  
Anonymous Laura said...

Mia nonna classe 1919 fu piccola italiana, si è sempre rivista in questo decalogo, ma ovviamente come tutte le cosa mi diceva che non possono essere universali, ci possiamo provare, ma poi ogni individuo ha una propria coscienza. Gli unici che hanno sempre detto che nella loro "dottrina" non ci sono imperfezioni sono stati i comunisti, che oltretutto non sono continuamente in controsenso assoluto con tutto.

12:06 PM  
Anonymous Anonimo said...

ESTRATTO : né esiste , né esisterà mai, miglior adesivo della non-conoscenza (eufemismo) , perché è l’unica che attacca sempre e ovunque (quindi non v’è da meravigliarsi se, tuttora, molti glorificano e inneggiano l’era e le gesta dei gerarchi fascisti, e ciò persino citando solo le proprie opinioni, e cioè le loro uniche conoscenze, ovviamente rispettabilissime ma fondate sul nulla , o sul quasi nulla o sulla superstizione) ----------------------------
I “terrapiattisti” (metafora) sono qui prima intervenuti sulla questione di cui vertesi esprimendo opinioni personali, spesso languide e nostalgiche, però sprovviste di riscontri storici, condivisi dalla comunità internazionale, sulle questioni sostanziali (cioè quelle che hanno cambiato, o straziato, la vita di milioni di persone e delle loro generazioni successive).
Quindi, considerate le conoscenze storiche che qui non hanno dimostrato, si farà seguire un breve resoconto che, ovviamente, potranno tentare di smentire, ma a prezzo di un’ attività , insolita, a cui dovranno sottoporsi , ovvero quella di dedicare tempo ed energie per rintracciare e organizzare fatti , numeri, date , nomi, testimonianze, etc., oppure per raccogliere (ed eventualmente esibire) fotografie e/ filmati di documenti , reperti, prove, etc. (originali , quand’anche reperibili negli archivi di mezzo mondo).
E, se non sono disposti a sottoporsi a questo sforzo, ovviamente potranno ben perseverare nel loro “terrapiattismo” (come sembra abbiano fatto finora,) , che, si badi, non viene ritenuto non credibile solo perché difforme da quanto sostenuto dai cd. “vincitori”.
Infatti, nell’era delle informazioni accessibili via internet non ci sono più “vincitori” che riescano a imporre alla comunità internazionale qualche loro bizzarra versione della verità storica, perché alla fine prevale sempre quella che, assoggetta a verifiche incrociate e ripetute, ottiene solo conferme oggettive.
Il resoconto che segue è articolato in una trentina di sub.
1) Il 15.05.1921 si svolsero le elezioni politiche italiane , e a seguito dell’esito, una quarantina di eletti nelle file del partito denominato "Fasci italiani di combattimento" , fra i quali l'apice della gerarchia fascista, si insediarono alla Camera dei Deputati (all’epoca ampliata a 535 seggi) ;
2) il 28.10.1922, dopo un periodo di oltre una anno di accesissima conflittualità sociale, da molti storici equiparato a una sostanziale “guerra civile italiana” a causa di violenze e atrocità così frequenti e clamorose che comportarono numerose vittime (una ventina quelle dd 21 .07.1921 e in numero complessivo mai ben definito , ma stimato nell'ordine di varie centinaia per ognuno dei due schieramenti), oltre ventimila attivisti dell’ex "Fasci italiani di combattimento" (di-denominato “Partito Nazionale Fascista”) , abbigliati con la rituale "camicia nera", militarmente inquadrati nonché inneggianti alla loro volontà di vedersi assegnare la guida politica del paese, si adunarono e si accamparono nei pressi di Roma (dove però entrarono il 30.10. 1922).
Essi avevano già fatto una prova generale il 24.10.1922, a Napoli, dove si erano adunati in un numero persino doppio e dove personalmente si recò l'apice della gerarchia fascista, il quale, in un discorso diventato famoso , proclamò che “O ci daranno il governo o lo prenderemo calando a Roma”.
data : 11.09.2019

12:55 AM  
Anonymous Anonimo said...

Poi però egli decise il rientrò a Milano e lì attese gli eventi.
Invece, gli oltre ventimila attivisti che si erano accampati nei dintorni di Roma, al primo albeggiare dd 28.10.1922 (era un sabato) trovarono l’opposizione di reparti dall'esercito regolare, schierarti in un numero di soldati solitamente stimato pari a quello degli assedianti e che la sera prima lì erano stati fatti schierare ,armati, su disposizione dell'allora Presidente del Consiglio dei Ministri, il quale, su filo delle ore, di prima mattina si rivolse all'unico che poteva rilasciare l'autorizzazione di aprire il fuoco per fronteggiare gli assedianti, cioè l'allora Re d'Italia ( che, la sera prima, era stato fatto appositamente e precipitosamente rientrare nella capitale).
Ma, nell'incredulità di tutti e sopratutto dell’allora Presidente del Consiglio dei Ministri (che infatti poi si dimise , lasciando così cadere il Governo in carica), l'allora Re d'Italia preferì non rilasciare tale autorizzazione : essa avrebbe cambiato il corso di qualche secolo di storia, italiana e non , e sopratutto avrebbe evitato lo strazio di una parte del pianeta ovvero di qualche centinaio di milioni di famiglie.
L’ autorizzazione non venne rilasciata forse perché , come sostenuto da qualche storico, qualcuno dei suoi consiglieri lo persuase che gli assedianti erano in numero quadruplo o quintuplo rispetto a quello reale.
Preferì invece dedicare l'intera giornata in frenetiche trattative, che però fallirono, e così il 29.10.1922 l'allora Re d'Italia decise la convocazione dell' apice della gerarchia fascista, il quale, una volta chiesto (e ottenuto) che gli fosse formulata per iscritto , salì sul treno che, da Milano, lo portò a Roma (dove comparve il 30.10. 1922) .
Lì conferì nel merito della convocazione (esiste ancora il telegramma , o meglio la sua minuta) , e immediatamente ricevette l'incarico di costituire il nuovo Governo , di cui infatti presentò entro la stessa serata l'elenco dei Ministri (che poi giurarono il 31.10.1922);
3) il 16.11.1922, come solenne avvertimento della svolta che , già a partire dalla votazione calendarizzata per il giorno successivo, s’accingeva a imporre nello svolgimento dei lavori parlamentari, l’apice della gerarchia fascista (nonché neo Presidente del Consiglio dei Ministri) si presentò alla Camera dei Deputati e dichiarò che (la versione stenografata è tuttora facilmente reperibile) " .…. Potevo fare di questa aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto" ;
4) il 17.11.1922 il Governo presieduto dall’apice della gerarchia fascista ottenne la fiducia della Camera dei deputati con il 71% (settantuno/cento) di voti favorevoli;
5) il 29.11.1922 , la compagine di Governo presieduto dall’apice della gerarchia fascista ottenne la fiducia anche del Senato con il 91% (novantuno/cento) di voti favorevoli, Governo che , sia pur con vari rimpasti, poi risultò ininterrottamente in carica (coma mai accaduto, né prima e né dopo) per oltre un ventennio avendo alla sua Presidenza sempre e solo l'apice della gerarchia fascista nonché fondatore del Partito Nazionale Fascista (almeno fino al 25.07.1943) ;
data : 11.09.2019 --------------------------------------------------------

12:58 AM  
Anonymous Anonimo said...


6) il 28.12.1922 , l'apice della gerarchia fascista annunciò, in qualità di Presidente del Consiglio dei Ministri , la costituzione della “M.V.S.N.” , cd. "Milizia", ovvero di un apparato militarmente gerarchizzato (Comandante Generale,Stato maggiore,..., Ufficiali, Sottufficiali,Soldati) che ebbe , negli anni, uno sviluppo tale da abbracciare, capillarmente , ogni apparato nella nazione, tanto che si suddivise nella sezione ferroviaria, forestale, marittima, portuaria, del fuoco (l'attuale protezione civile) , postelegrafonica, coloniale, stradale, universitaria, confinaria , sanitaria, etc.
La “M.V.S.N.” aveva anche unità combattenti , costituite da fanti ,artiglieri e mitraglieri, i quali , avendo lo stesso armamento e munizionamento delle forze regolari , di fatto costituirono la 4^ forza armata , che infatti poi affiancò le truppe regolari nelle attività belliche in Etiopia, Grecia, Africa, Russia, etc.;
7) il R.D.L. n. 31 dd 14 .01. 1923, convertito con la L. n. 473 dd 17 .04. 1925, diede ufficiale investitura legale al predetto apparato militarizzato della “M.V.S.N.”.
Così, ratificando supinamente l’istituzione di un nuovo apparato, parallelo e distinto, rispetto a quello nazionale , tale decretazione sancì la parziale abdicazione della casa regnate a favore di un’altra struttura nazionale , parallela , distinta e diretta emanazione di un unico Partito, ovvero del Partito Nazionale Fascista, in quanto il Comando Generale della “M.V.S.N.” , e cioè appunto l'apice della gerarchia fascista , è coinciso sempre (o almeno fino al 25.07.1943) con il fondatore del Partito Nazionale Fascista;
8) la L. 31.12.1925, n. 2307 e il R.A. dd 11.03.1926 stabilirono, in merito al controllo dell'informazione e della stampa, che ogni direttore responsabile di un organo di stampa doveva essere gradito al Procuratore e poi al Prefetto (quest’ultimo ritenuto la 1^ autorità di zona, per 1/3 dei casi direttamente nominato dal Partito Nazionale Fascista, e che, comunque, doveva riferire direttamente al Ministro per l'Interno);
9) la L. n. 2008 dd 25 .11. 1926 e il R.D. n. 2062 dd 12.12. 1926, in merito ai “Provvedimenti per la difesa dello Stato” istituirono il cd. “Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato“ . cioè l’organo che amministrò la giustizia e che irrogò sentenze NON suscettibili né ricorso né impugnazione.
L’attività inquirente e giudicante di tale organo era svolta da un Presidente e da cinque Giudici, sempre (pre)scelti fra i ranghi della “M.V.S.N.” o degli ufficiali generali delle forze armate regolari , e , quindi, risultano ben rari i casi di (pre)scelti dai ranghi della magistratura ordinaria.
In base alla documentazione ancora disponibile risulta che giunsero a sentenza, dopo una fase dibattimentale pressoché inesistente e brevissima (un paio di udienze), quasi seimila imputati , i quali vennero assolti in circa il 17% dei casi, vennero condannati per circa 1/3 per reati d'opinione , e, relativamente alle pene , vennero condannati a quella detentiva, mediamente pari a 6 (sei) anni, per circa l’ 82% (ottantadue/cento) dei casi, a morte (e poi fucilati) in circa l’1% (uno/cento) dei casi e all’ergastolo in un paio di casi.
data : 11.09.2019 --------------------------------------------------------

1:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

A riscontro di quale fossero i metodi procedurali di questo ufficio giudiziario v'è il caso di un anarchico italiano, il quale, casualmente intercettato per le vie di Roma dalle forze dell'ordine che lo riscontrarono in possesso di ordigni esplosivi , il 17.06.1932 venne fucilato, venticinquenne , sulla base di una condanna, emessa dopo un paio di udienze, che sanzionò la sua dichiarazione , persino solennemente ripetuta davanti al collegio giudicante , di aver avuto la ferma intenzione (che però rimase sempre tale , ovvero estranea a ogni azione concreta) di assassinare l'apice della gerarchia fascista .
Sempre a proposito di condanne, pesantissime, inflitte solo per idee , o semplice intenzioni, v’è da segnalare quella detentiva ultradecennale inflitta a un ex Presidente della Repubblica Italiana e quella detentiva ultraventennale inflitta a un ex senatore della Repubblica Italiana , i quali , entrambi all’epoca della condanna già titolari della Laurea in giurisprudenza , nel 1947 poi contribuirono all’attuale versione della Costituzione Italiana;
10) il R.D.L. n. 87 dd 07.01.1926, convertito con L. n. 496 dd 25.03. 1926, decretò la “istituzione della Reale Accademia d'Italia” che ebbe inaugurazione ufficiale il 28.10. 1929, anniversario dell’evento dd 28.10.1922 , con il discorso con cui l'apice della gerarchia fascista le conferì il compito di rappresentare all'estero la cultura scientifica italiana dichiarando che essa ”.…entra ufficialmente nella scena del mondo...“.
I membri dell’Accademia d'Italia, direttamente (pre)scelti dal Consiglio dei Ministri (il cui Presidente era appunto l'apice della gerarchia fascista) entro una rosa di nominativi , nel 1934 vennero ufficialmente incaricati di redigere un Vocabolario della lingua italiana “completo e aggiornato” .
Così, nel 1941 venne pubblicato il 1° , e unico, volume di tale Vocabolario (dalla “A” alla “C”), che, in ragione della predetta pubblica investitura dd 28.10.1929 , risultò caratterizzato da numerose citazioni dell'apice della gerarchia fascista , frammiste (e quindi quasi equiparate) a quelle dei massimi esponenti della letteratura italiana (cioè di quelli che, dopo quasi una decina di secoli, tuttora si apprezzano nelle scuole di mezzo mondo);
11) la L. 03.04.1926, n. 563 stabiliva , all'art. 18 che "LA SERRATA E LO SCIOPERO SONO VIETATI" pena la "RECLUSIONE DA UNO A SEI MESI, E CON L'INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI PER SEI MESI", all'art. 6 che "NON PUÒ ESSERE RICONOSCIUTA LEGALMENTE, PER CIASCUNA CATEGORIA DI DATORI DI LAVORO, LAVORATORI, ARTISTI O PROFESSIONISTI, CHE UNA SOLA ASSOCIAZIONE" (quindi una sola per i metalmeccanici, una sola per i ferrovieri, etc) , e all'art. 7 che ogni "ASSOCIAZIONE" deve avere uno statuto con "LA FACOLTÀ DI ESPELLERE GLI INDEGNI PER CONDOTTA MORALE E POLITICA";
12) il R.D. n. 1848 dd 06.11.1926 stabiliva all'art. 215 che ".... il Prefetto ha facoltà' di decretare lo scioglimento delle associazioni, enti o istituti costituiti od operanti nel Regno che svolgano comunque attivita' contraria all'ordine nazionale dello Stato" e che "........ Contro il provvedimento del Ministro non e' ammesso ricorso nemmeno per motivi di legittimita'" , all'art. 218 che "Sotto il nome di associazioni s'intendono i partiti, i gruppi e le organizzazioni politiche in genere, anche temporanee" (quindi, siccome il Prefetto doveva riferire al Ministro per l'interno, ed era, allora come ora, a questi subordinato , il Ministro per l'interno, allora come ora di nomina politica, stroncava, senza appello, ogni prospettazione "contraria all'ordine nazionale" quand'anche a livello di semplice opinione);
data : 11.09.2019 -------------------------------------------------------

1:05 AM  
Anonymous Anonimo said...

13) sempre il R.D. n. 1848 dd 06.11.1926 stabiliva, all'art. 184 che "Possono essere assegnati al confino di polizia..............." coloro che hanno "manifestato il deliberato proposito di commettere atti diretti a sovvertire violentemente gli ordinamenti nazionali, sociali o economici costituiti nello Stato o a menomarne la sicurezza ovvero a contrastare od ostacolare l'azione dei poteri dello Stato, ......." (quindi, siccome scioperare era vietato , chiunque dichiarava anche solo il proposito di scioperare poteva essere giudicato come intenzionato a "sovvertire violentemente gli ordinamenti nazionali" e quindi era punibile con il "confino di polizia" , che, per l'art. 185, era da scontare "da uno a cinque anni, ....in una Colonia" .
E questo, fino al 25.07.1943, capitò a un totale di oltre diecimila persone, giudicate, molto spesso solo in base alle loro idee, capaci di "sovvertire violentemente gli ordinamenti nazionali" , come appunto capitò a un ex Presidente della Repubblica Italiana e a un ex senatore della Repubblica Italiana;
14) il D. L. 26 .03. 1942, n. 720 , D. L. 29 .03. 1923 , D. L. 11 .02. 1923, n. 352 , R.D. 07.04.1927 , etc. furono emanazioni cogenti della cd. "politica di snazionalizzazione", o della cd. “autarchia linguistica” , che imposero (anche con sanzioni) di rimuovere/sostituire ogni possibile contravvenzione e/o forestierismo, e ciò nella pubblicità ("Touring club italiano" → "Consociazione turistica italiana" , “Lei" → "Annabella", "Club Alpino Italiano" → "Centro Alpinistico Italiano", etc.), nel lessico (lei → voi, krapfen→bombolone , goulasc→spezzatino ungherese, etc.), nei cognomi (Kristančič → Cristiani, Devetak → Devetta , Diviak → Diviacchi, etc.), nei nomi geografici (Courmayeur → Cormaiore , Pasian Schiavonesco → Basiliano, etc.) , etc.;
15) lo 03.01.1925, in quanto pubblicamente e fortemente sospettato (sulle pagine dei quotidiani nazionali di maggior diffusione, ancora non soffocati dalla censura imposta circa un anno dopo) di essere coinvolto nell'omicidio di un deputato, la cui proposta dd 30.05.1924 di far invalidare per brogli le elezioni dd 06.04.1924 ebbe dalla Camera dei Deputati solo il 74% (settantaquattro/cento) di voti contrari (e cioè una percentuale ritenuta insidiosamente bassa), l'apice della gerarchia fascista pronunciò il discorso che, per quanto noto , non ebbe (e non ha) casi simili in un’assemblea parlamentare democraticamente eletta.
Con tale discorso, pronunciato in qualità di Presidente del Consiglio , si attribuì infatti la paternità, ideologica-politica-morale, dell’omicidio di un oppositore politico (il cui cadavere, casualmente ritrovato il 16.08.1924 sommariamente sepolto in un bosco, mai commemorò istituzionalmente), dichiarando alla Camera dei Deputati che (la versione stenografata è tuttora facilmente reperibile) " ... Se il fascismo è stato un'associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! Se tutte le violenze sono state il risultato di un determinato clima storico, politico e morale, ebbene a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l'ho creato con una propaganda che va dall'intervento ad oggi";
data : 11.09.2019 -------------------------------------------------------

1:07 AM  
Anonymous Anonimo said...

16) la L. n. 100 dd 31.01.1926 soppresse, di fatto, le prerogative del Parlamento, ovvero ne rese superfluo il potere legislativo surrogandolo con il potere esecutivo, che così poté legiferare tramite decreti legge immediatamente esecutivi, senza possibilità d'eccezione sollevata dal Parlamento;
17) la L. n. 5 dd 07 .01. 1929 stabilì , all'art.1 che "Nelle scuole elementari pubbliche e private dall'anno scolastico 1930-31 sara' adottato il testo unico di Stato, nel quale saranno svolti i programmi in vigore per tutte le materie" , all'art.2 che la compilazione di tale testo compete esclusivamente a "una Commissione nominata dal Ministro della pubblica istruzione", e all'art. 3 che "Il testo unico verra' stampato e venduto a cura del Provveditorato generale dello Stato a mezzo della Libreria dello Stato".
Ma la quasi totalità degli adolescenti italiani dell'epoca non proseguiva gli studi dopo le scuole elementari (tale percentuale era circa del 80% nei primissimi anni dopo la 2^ Guerra mondiale e ,dieci anni dopo, circa del 70% ), così che la quasi totalità degli adolescenti dell'epoca aveva un'unica formazione, univoca , insindacabile nonché direttamente concepita e somministrata "dal Ministro della pubblica istruzione" .
E siccome tale Ministro era subordinato al Presidente del Consiglio dei Ministri , e cioè all’apice della gerarchia fascista nonché fondatore del Partito Nazionale Fascista, risultò così non ammessa, per disposizione di Legge , alcuna scelta didattica diversa dalla sua (quand’anche si trattasse di un Istituto scolastico privato).
E , infatti , egli era solito vantarsi di essere in grado di conoscere, in qualunque momento di un qualunque giorno di scuola, a quale pagina del testo si stessero dedicando tutti gli scolari italiani di tutte le classi di tutte le scuole elementari;
18) il 14.06.1934 per la prima volta l'apice della gerarchia fascista incontrò personalmente, a Venezia, l'apice della gerarchia nazista , con il quale avrebbe stipulato il patto tripartito che, poi esteso anche al Giappone , diede luogo al cd. "RO.BER.TO" .
Fra i due , che durante la 1^ guerra mondiale conseguirono lo stesso grado di "caporale" (come noto, il più elevato per la truppa ma subordinato a quello di ogni sottufficiale) , vi furono molte altre comunanze , ideologiche e non (qui, per brevità, omesse).
E, per evidenti riscontri cronologici, fu l'apice della della gerarchia fascista che fornì ispirazione all’ apice della gerarchia nazista . Quest’ultimo, infatti, in data 08.11.1923 capeggiò (però in prima persona e in loco) il tentativo (fallito) del cd. "Bürgerbräu-Putsch" simile a quello dd 28.10.1922 , e, a seguito dell’esito elettorale del maggio 1928 (elezioni a cui non potè candidarsi perché all'epoca privo di cittadinanza) riuscì a far insediate nel Reichstag un certo numero , pari al solo 2% (due/cento) dei seggi , di eletti nelle liste del partito politico che aveva fondato qualche anno prima e di cui uno dei deputati (che poi volle come Ministro per oltre un decennio) nel 1928 proclamò gli intendimenti politici del partito dichiarando, in perfetta analogia con il discorso dd 16.11.1922 , che “Wir gehen in den Reichstag hinein, um uns im Waffenarsenal der Demokratie ......... Wir kommen nicht als Freunde, auch nicht als Neutrale. Wir kommen als Feinde! Wie der Wolf in die Schafherde einbricht, so kommen wir";
data : 11.09.2019 -------------------------------------------------------

1:09 AM  
Anonymous Anonimo said...

19) lo 02.10.1935 , l'apice della gerarchia fascista diede, più che mai entusiasta, agli italiani (pure loro apparentemente entusiasti), il trionfale annuncio (radio-trasmesso alla nazione e tuttora facilmente disponibile nell'audio originale) dell'imminente invasione militare dell'Etiopia asseritamente necessaria perché "... Durante tredici anni abbiamo pazientato mentre si stringeva attorno di noi sempre più rigido il cerchio che vuole soffocare la nostra irrompente vitalità. Con l'Etiopia abbiamo pazientato quaranta anni! Ora basta!" .
L'Italia il giorno dopo mobilitò, ovviamente via mare, la più grande spedizione militare mai vista fino ad allora stimata,oltre ad automezzi, aerei, etc. , in oltre mezzo milione di soldati (o quasi un milione, secondo certi storici) .
Ciò causò la pronta reazione della Società delle Nazioni (l’attuale O.N.U.), che, dallo 06.10.193 , sottopose l'Italia a una serie di sanzioni economiche perché valutò come pretestuosa la motivazione che l’Italia ufficialmente addusse per giustificare il suo attacco militare, e cioè un presunto sconfinamento di truppe etiopi avvenuto nel deserto dell'Ogaden, vicino alla frontiera somala e quindi a circa 700. km a SE da Addis Abeba, sconfinamento a cui seguì uno scontro a fuoco fra le truppe etiopi e quelle italiane, le quali, opponendosi all’asserito sconfinamento, ingaggiarono uno scontro che causò qualche centinaio di morti).
Ma non bastò la constatazione della superiorità , schiacciante, a livello militare e tecnologico rispetto all'Etiopia e così, per abbreviare il conflitto, l'apice della gerarchia fascista comunicò al Comandante della spedizione che era concessa la "..... autorizzazione impiego gas qualunque specie et su qualunque scala" (tale emanazione, via telegramma ancora disponibile, però violava apertamente la convenzione di Ginevra, che dal 1925 vietava in operazioni belliche tutti i gas asfissianti-vescicanti, di cui qui invece si fece un uso massiccio, stimato in oltre un chilogrammo di gas venefici per ognuna delle vittime etiopi, che in tutto vennero quantificate , sia pur in nodo inevitabilmente approssimato, in circa 300’000 strettamente conseguenti all’invasione della spedizione miliare italiana , la quale ebbe, invece, un numero di vittime circa cento volte inferiore);
20) il 18.12.1935 fu proclamata la cd. "Giornata della Fede" ovvero venne chiesto agli italiani, per sostenere i costi della guerra di cui al proclama dd 02.10.1935 e per far fronte alle conseguenti difficoltà economiche, di donare le loro fedi nuziali (e gioielli) in metallo prezioso (oro e argento) ricevendone in cambio oggetti ferrosi e l'attestato cartaceo di avvenuta consegna (che, tuttora, molti possiedono).
Non risultano reperibili notizie storiche sicure sulle quantità complessive di tali donazioni (ovviamente perché esse non risultano essere mai state ufficialmente comunicate), ma, dalle stime solitamente ritenute abbastanza attendibili, risulterebbero raccolte oltre una trentina di tonnellate d’oro e un centinaio di tonnellate di argento, quindi per un valore complessivo di circa un miliardo di euro (all’attuale valore medio sul mercato nazionale dell’oro e dell’argento usato e lavorato).
data : 11.09.2019 -------------------------------------------------------

1:11 AM  
Anonymous Anonimo said...

21) il 18.09.1938, l'apice della gerarchia fascista , più che mai entusiasta, in P.za Unità di Trieste diede agli italiani (pure loro apparentemente entusiasti) il trionfale annuncio (radio-trasmesso alla nazione e tuttora facilmente disponibile nell'audio originale) sull'imminente emanazione di specifica emanazione legislativa a difesa della razza (ariana) , motivandola con il fatto che "l'ebraismo mondiale è stato, durante sedici anni, malgrado la nostra politica, un nemico irreconciliabile del fascismo".
A tale annuncio effettivamente seguì la promulgazione di oltre una trentina di provvedimenti legislativi (che, ad esempio, sottoposero gli appartenenti alla razza ebraica all'obbligo di abbandonare le Scuole e le Facoltà prima frequentate e di depennarsi dall'elenco telefonico, e che imposero il divieto di esercitare un mezzo centinaio di professioni ancorché del tutto ordinarie , come il commerciante, l'antiquario, il materassaio, l'attore, l'albergatore, il fotografo, l'allevatore di piccioni, il tipografo, il barista , il taxista, etc.) ;
22) il 10.06.1940 l'apice della gerarchia fascista , entusiasta, diede agli italiani , pure loro apparentemente entusiasti, il trionfale annuncio (radio-trasmesso alla nazione e tuttora facilmente disponibile nell'audio originale) che "la dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia";
23) in data 11.06.1940 , e quindi circa 8 (otto) ore dopo l'annuncio dd 10.06.1940, il territorio italiano fu bersaglio di attacchi da parte di truppe nemiche, le quali, senza subire perdite, con un bombardamento aereo su Genova causarono morti , feriti e danni materiali;
24) il 28.10.1940 , nell'anniversario dell’evento dd 28.10.1928 nonché dopo 4 mesi di guerra anglo-francese, l'apice della gerarchia fascista assunse la decisione, in disaccordo con i massimi vertici delle forze armate italiane, di invadere la Grecia dispiegando una delle più grandi operazioni militari italiane di sempre (e inviò, complessivamente , quasi mezzo milione di soldati , oltre diecimila auto-motoveicoli nonché circa centomila bestie da soma) , e ciò senza prima informare l'allora alleata Germania (invidiata per la sua potenza bellica) e sulla base della "certezza assoluta, ripeto assoluta, .......... che spezzeremo le reni alla Grecia , in due o dodici mesi poco importa, ....." (questa è la conclusione del proclama, radio-trasmesso alla nazione e tuttora facilmente disponibile nell'audio originale, che l'apice della gerarchia fascista pronunciò un mese dopo e cioè il 18.11.1940);
25) lo 06.04.1941, constatando che l'esercito italiano aveva ormai addirittura difficoltà a difendere le proprie posizioni senza più quindi avere alcuna possibilità di proseguire nell'offensiva contro i greci (nel frattempo soccorsi da forze inglesi) tanto che dover persino indietreggiare, in ritirata, per gli stessi chilometri (una cinquantina) di cui era riuscito ad avanzare durante l' illusorio attacco di 5 mesi prima, la Germania decise un intervento in soccorso delle truppe italiane, e, una volta invasa anche la Jugoslavia , in due settimane abbatté le forze militari greche costringendole alla resa dd 23.04.1941 (dopo la quale il bilancio delle perdite italiane riscontrò, ufficialmente , circa 20'000 soldati morti, altrettanti prigionieri e 50'000 feriti);
data : 11.09.2019 -------------------------------------------------------------

1:14 AM  
Anonymous Anonimo said...

26) il 22.06.1941, infrangendo il patto di non aggressione qualche anno prima stipulato con l'Unione Sovietica,l'allora alleata Germania l'attaccò militarmente.
Qualche ora prima dell'effettivo inizio dell’ invasione, venne data di ciò notizia all’alleato italiano , così che il competente Ministro italiano poté ufficialmente e ritualmente notificare la dichiarazione con cui l'Italia era in conflitto contro l'Unione Sovietica solo a fine giornata, perché , essendo il 22.06.1941 una domenica, l'Ambasciata russa era stata chiusa per consentire ai funzionari sovietici di lasciare Roma per rilassarsi al sole su una spiaggia del litorale romano;
27) in data 11.12.1941, e cioè 6 mesi dopo il fallimento della spedizione greco-albanese , ritenuto uno dei più disastrosi della storia militare nazionale e , inoltre, pochi giorni dopo che uno dei componenti del cd. "RO.BER.TO" (il Giappone) aveva attaccato gli U.S.A. (senza neanche aver prima presentato la dichiarazione di guerra) , l'apice della gerarchia fascista , come sempre entusiasta, diede agli italiani l'ufficiale e trionfale annuncio (radio-trasmesso alla nazione e tuttora facilmente disponibile nell'audio originale) che "l’Italia fascista e la Germania nazionalsocialista, sempre più strettamente unite, scendono oggi a lato dell’eroico Giappone contro gli Stati Uniti d’America… Vinceremo!" .
Ma, nel suo discorso, non spiegò agli italiani, ancora apparentemente entusiasti, né che il "RO.BER.TO" aveva (all'epoca) una potenza economico-produttiva mediamente 5 (cinque) volte inferiore a quella dell'avversario anglo-statunitense e né che quest'ultimo aveva (all'epoca) una forza economico-produttiva mediamente 40 (quaranta) volte superiore a quella italiana e mediamente circa 7 (sette) volte superiore a quella germanica ;
28) il 25.04.1945 l'apice della gerarchia fascista decise di abbandonare Milano e di intraprendere , di notte, un viaggio in automobile per recarsi, dopo circa 100 km , in prossimità del confine con la Svizzera (neurale ma sede di impostanti ambasciate) ;
29) il 27.04.1945, giunto a una decina di chilometri dal confine svizzero, l'apice della gerarchia fascista decise di aggregarsi a un convoglio militare tedesco in ritirata , e, a tale scopo, decise di indossare un cappotto e un elmetto militare tedesco nonché di salire sul pianale di carico di uno dei camion militari.
Ma poco dopo la colonna tedesca incontrò, nei pressi di Dongo (CO), un posto di blocco che una pattuglia di truppe partigiane italiane aveva istituito perché già informata (dai quotidiani) della sua precipitosa fuga in piena notte da Milano, e, a seguito di un meticoloso controllo , venne smascherato e poi fucilato la mattina successiva dalle stesse truppe partigiane ;
30) il 28.04.1945 si concluse quindi la vita dell'apice della gerarchia fascista ( le altre versioni storiche dell’epilogo divergono solo sui dettagli).
Scomparve quindi colui che , velleitariamente e fatuamente, volle inviare (almeno) un milione di soldati italiani sul territorio greco-albanese,su quello russo e su quello nord-africano e che, quindi, direttamente e sostanzialmente contribuì , sia pur con gli altri suoi pari del cd. "RO.BER.TO" ,a far sì che interventi bellici di pura aggressione, portati in territorio altrui a una distanza di migliaia di chilometri dal territorio nazionale (e quindi mai di difesa del, e nel, medesimo) causassero, nel mondo e in una decina d’anni, complessivamente quasi SETTANTA MILIONI di morti (con i 2/3 civili), di cui circa MEZZO MILIONE in Italia.
data : 11.09.2019 -----------------------------------------------------------------

1:16 AM  
Anonymous Anonimo said...

Ciò premesso, capita qui di constatare che ora , dopo quasi un secolo, qualcuno sostiene che l'apice della gerarchia fascista ebbe anche dei pregi e non causò solo sciagure a milioni di famiglie.
E, per inneggiarlo o per discolparlo, dopo quasi un secolo qualcuno sostiene che, ad esempio, fu un ottimo padre di famiglia, adducendo che procreò molto e che prestò dedizione alla moglie Rachele e ai 5 figli che questa gli diede (ma, in realtà ebbe anche un'altra moglie, e, fuori dal matrimonio, gli venne attribuita almeno un’altra mezza dozzina di figli, che mai riconobbe salvo uno e solo per pochi anni , ovvero tal Benito Albino, nato a Milano nel 1915 e oscuramente morto nel 1942 in un manicomio , che almeno fino al resoconto anagrafico del 1925 risultò vantare lo stesso cognome dell'apice della gerarchia fascista e quindi del fratello Arnaldo , che, a differenza del padre, sempre affettuosamente s’interessò al nipote).
Poi qualcuno sostiene che fu un grande seduttore , forse perché si racconta che era solito vantarsi di concedersi a frequenti parentesi amatorie assieme a svenevoli dame in qualche stanzetta prossima al suo ufficio della capitale (senza neanche svestirsi, si dice, per eliminare i preliminari).
Poi qualcuno sostiene che la bontà di tutti i suoi propositi fu sempre encomiabile ma che venne stravolta, e persino a sua insaputa, dai suoi subordinati-collaboratori.
Infine, qualcuno sottolinea che decise e fece realizzare, in Italia e non, la bonifica di zone malariche, l'espropriazione dei terreni ai latifondisti , il prosciugamento di paludi, la costruzione dei canali irrigui, di strade , di ferrovie, di nuovi agglomerati con relative opere di urbanizzazione, etc.
Perciò, ultimato il breve resoconto, seguono in paio di domande per i “terrapiattisti”.
1^ Domanda : siccome quelle appena elencate sono sue scelte meritorie che effettivamente arrecarono progresso e benessere , e siccome , ovviamente, ben altri le concretizzarono (cioè costruirono, progettarono, diressero, edificarono, computarono, disegnarono , risolsero, etc.), solo per decidere di farle realizzare era necessario causare milioni di morti , feriti e dispersi (italiani e non) durante quasi un ventennio e straziare di dolore milioni di famiglie (italiane e non), dolore che in certi casi persino permane dopo quasi un secolo ?
2^ domanda : siccome l'Italia ha avuto (ed ha) migliaia di imprenditori,di artigiani, di scienziati, di politici, di professionisti, etc. che, per tutta la loro vita (e non solo per un quarto di secolo) hanno esclusivamente contribuito al progresso e al benessere nazionale, e ciò solo con il loro sacrificio personale , solo con le proprie risorse finanziarie e senza mai straziare di dolore alcuna famiglia (italiana e non), come mai non vengono presi ad esempio e anzi vengono fatti permanere, salvo eccezioni, nel più totale anonimato ?
data : 11.09.2019 -----------------------------------------------------------------

1:17 AM  
Anonymous Anonimo said...

3^ domanda : a proposito del secolo quasi trascorso dai fatti i questione, perché la figlia del noto jazzista a sua volta figlio dell'apice della gerarchia fascista (e quindi avente lo stesso cognome di quest’ultimo), di professione “ex” (segue un elenco , forse inaccurato e/o incompleto, di quanto deducibile dai principali organi di informazione : ex attrice cinematografica; ex studentessa della Facoltà di Lettere ove superò , ventenne , l' esame di “Filosofia morale” il 19.07.1982 e di “Storia romana” il 20.07.1982 che poi però , previo rinvio a giudizio, vennero annullati dall’Autorità Giudiziaria nel 1991 quando era sì ancora studentessa ma quasi trentenne e frequentante la Facoltà di Medicina e Chirurgia ; ex ballerina-cantante in spettacoli televisivi ; ex sedicente laureata benché solo laureanda in Medicina e Chirurgia alla data del 23.04.1992 ; ex fotomodella di nudo per rotocalchi patinati “per uomini soli”; ex appassionata di Cardiologia alla data del febbraio 2011; ex cantante, famosa solo in una porzione del “RO.BER.TO” e cioè in Giappone ; ex bocciata nella prima sessione 2011 dell'esame di abilitazione all’esercizio della professione medica ; ex deputata per MSI-DN , per Alleanza Nazionale , per Gruppo Misto; ex senatrice per Il Popolo della Libertà ; ex candidata per Forza Italia ; ex fondatrice e candidata per Alternativa Sociale ; ex eurodeputata per Identità, Tradizione, Sovranità e per Partito Popolare Europeo), ebbene perché poco tempo fa, e quindi quasi dopo un secolo dai fatti accaduti, solennemente annunciò sulle pagine dei quotidiani nazionali di maggior diffusione che “ verrà denunciato per apologia di antifascismo chi offende l’immagine" di suo nonno (pure lui “ex”, ma solo dittatore e titolato solo con un diploma di maestro elementare che conseguì diciottenne, quindi molto meno titolato della nipote, laureata in Medicina e Chirurgia e come il nonno ininterrottamente ed esclusivamente dedita all’attività politica per circa un quarto di secolo , ma, diversamente dal nonno, senza aver ,finora, causato né milioni di morti e né milioni di famiglie straziate dal dolore) ?
(N.B.)1: le citazioni sono state qui riportate sempre “entro virgolette” (ma, dopo la riformattazione dei caratteri , esclusivamente gestita da questo sito, forse non apparirà a video né la variante grafica "corsivo=inclinato a destra", né le accentature, etc. .
(N.B.)2 : Non è stato riportato l’elenco dei riferimenti storici a cui si è fatto riferimento per la stesura del resoconto che precede , e ciò per vari motivi. Intanto perché tale elenco avrebbe occupato uno spazio ben maggiore del resoconto stesso.
E poi perché i “terrapiattisti”, se mai vorranno sottoporsi alla fatica di leggerlo, di capirne i contenuti e di sottoporlo a un lavoro di analisi-confutazione, ben difficilmente si fideranno dei riferimenti storici (comunque evincibili) che sono stati citati da chi li ha qui utilizzati.
(N.B.)3: si è scelto di non utilizzare, nel resoconto che precede, un paio di battute ironiche , esilaranti e sferzanti, che su una parte della questione di cui trattasi risultano essere state ideate e pronunciate da colui il quale era già all’epoca ritenuto, da quasi tutti, il più grande (attore) comico italiano , e che, a causa di esse, ebbe la sua buona dose di problemi, persino sfociati in una denuncia da parte delle autorità censorie dell’epoca.------FINE---------------------
data : 11.09.2019 -----------------------------------------------------------------------------------

1:19 AM  

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